Le apparizioni - La Madonna del Lume di Melara

La Madonna del Lume di Melara
A cura di Mariadele Orioli e Fausto Soffiatti
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LE APPARIZIONI

La storia della Madonna del Lume è davvero speciale. E non soltanto per il suo arrivo misterioso a Melara, ma anche per come sarebbe stato dipinto il quadro.
Il missionario gesuita padre Giovanni Antonio Genovesi (1684-1743), di Palermo, desiderava portare con sé in missione un’immagine della Madonna, come patrona speciale del suo apostolato.
Incaricò quindi una religiosa veggente di farsi indicare dalla Madre di Dio l’immagine e l’invocazione con cui Ella avrebbe voluto essere venerata nel particolare significato missionario.
Secondo documenti del tempo, la Vergine apparve alla veggente e le disse: "Voglio essere dipinta su una tela così come tu mi vedi ora, e voglio essere invocata col nome La Madre Santissima del Lume".
La veggente riferì tutto al padre Giovanni, che cercò subito un pittore e gli fece descrivere dalla veggente la visione che aveva avuto. Il pittore dipinse il quadro, che però non soddisfece la Madonna in quanto non corrispondeva in tutto alla visione. La Madonna allora assicurò la veggente che sarebbe stata presente Lei stessa durante la pittura di una seconda copia. Così avvenne: mentre la veggente suggeriva al pittore ciò che vedeva, la Madonna dirigeva la mano del pittore e lo ispirava.
Compiuta l’opera, la Madonna approvò la Sacra Immagine e la benedisse.
Era il 1722.
Il bellissimo quadro divino, inizialmente custodito dai padri Gesuiti a Palermo, dopo qualche tempo scomparve, e al suo posto cominciarono a circolare numerose copie.
Si scoprì poi che la bellissima e miracolosa "tela" benedetta personalmente dalla Vergine era stata portata in Messico nel 1732 dal fratello di padre Antonio Genovesi, Giuseppe, anch’egli missionario gesuita.
Intanto si moltiplicavano le copie del bellissimo Dipinto e la nuova devozione si diffondeva rapidamente, in Italia e all’estero.
Subito fiorirono molte conversioni: ovunque i peccatori accorrevano a vedere l’Immagine miracolosa e si prostravano ai suoi piedi. Non solo: "nelle popolazioni cresceva sempre più il bisogno di amore e di pace, tanto che cessarono i rivolgimenti politici e le turbolenze popolari, non solo in Sicilia, ma anche nell’Italia meridionale, e nelle Spagne, e terminarono le lotte per l’incoronazione di Carlo III a re di Sicilia, figlio di Elisabetta Farnese, regina di Spagna" (Occhibianco).
Tutto ciò dimostra che la Madonna non è estranea alle vicende della storia, e che il suo intervento è talmente efficace da poter cambiare le sorti della nostra vita personale e quelle dei popoli.
La Madre della Luce non può portare che pace, e collaborare col Figlio-Luce per salvare il mondo e ognuno di noi.
Il resto della storia lo sappiamo: quando, dopo la prima metà del 1700 in Messico iniziarono le persecuzioni, i Gesuiti cacciati in esilio se ne andarono portando in salvo il Quadro miracoloso, e ne fecero dono alla chiesa di Melara.
I documenti non ci dicono per quale motivo padre Arriaga lasciò questo Quadro benedetto proprio a Melara. Una ricercatrice palermitana, Ambra Balsamo, ci disse che a Palermo non si riesce a capire perché questo Quadro, dipinto a Palermo secondo le indicazioni della Madonna e da Lei stessa benedetto, si trovi proprio Melara.
Secondo la Balsamo, le recenti indagini condotte a Palermo confermerebbero la teoria del nostro studioso melarese Savino Chiavegatti: la Sacra Immagine della Madonna del Lume conservata nella chiesa di Melara sarebbe il modello originale delle tante Immagini della Madonna del Lume che si venerano in Italia e nel mondo, molte misteriosamente "arrivate" dall’acqua, dal mare o attraverso un fiume, così come la nostra è "arrivata" attraverso il Po.

 
 
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