"Scortata" dai Martiri - La Madonna del Lume di Melara

La Madonna del Lume di Melara
A cura di Mariadele Orioli e Fausto Soffiatti
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"SCORTATA" DAI MARTIRI

La Madonna del Lume, dipinta su richiesta di un missionario gesuita, è stata portata a Melara da missionari gesuiti espulsi dal Messico, e “scortata” dalle reliquie di cinque Martiri missionari gesuiti, ora Beati.
Scrive il Chiavegatti a padre gesuita Manuel Ruiz: “Quei pochi esuli che raggiunsero Melara, lasciarono in loco, oltre al dipinto, anche una piccola Teca, di cui posso allegare una foto per gentile concessione del proprietario cui perviene da retaggio di famiglia. La Teca contiene le venerande reliquie e i nomi dei cinque Gesuiti martirizzati a Cuncolim nelle Indie Orientali, beatificati poi da Leone XIII.”
La risposta di padre Mario Colpo (11 maggio 1994) al Chiavegatti è battuta a macchina, e porta in calce le seguenti parole, scritte a mano: “Grazie moltissime per le foto delle reliquie dei nostri Beati. Probabilmente la nostra Postulazione ignora che siano costì. Sarà per essa graditissima sorpresa”.
In una lettera immediatamente successiva (13 maggio 1994), padre Peter Gumpel informa il Chiavegatti di aver inviato alla Postulazione Generale la segnalazione relativa alle reliquie dei Martiri Gesuiti di Cuncolim.
Questi Martiri Gesuiti, trucidati da guerrieri indù a Cuncolim, nell’isola di Salsette (India), il 25 luglio 1583, le cui reliquie (frammenti di ossa) nel 1780 hanno accompagnato la Madonna del Lume a Melara e qui a Melara tuttora si trovano, sono:

  • padre Rodolfo Acquaviva (superiore della missione; figlio del duca di Atri, in Abruzzo, era imparentato con le più nobili famiglie d’Italia, tra cui i Gonzaga di Mantova),

  • padre Pedro Berno,

  • padre Antonio Franceschi,

  • padre Alfonso Paceco,

  • confr. Francisco Aranha.

Furono beatificati da papa Leone XIII il 30 aprile 1893.
La Chiesa li celebra il 4 febbraio, con tutti i Martiri Gesuiti.
Seppure in una casa privata, Melara custodisce ancora le reliquie di questi Martiri Beati, i dimenticati compagni di viaggio della Madre della Luce, i testimoni santi e silenziosi del Suo misterioso cammino.


 
 
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